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Evitt (InterManager) lancia un nuovo appello affinché gli equipaggi delle navi siano protetti dagli assalti dei pirati
Agli armatori e agli ship manager deve essere concessa la libertà di scegliere se impiegare guardie armate a bordo delle navi
15 novembre 2011
Alastair Evitt, presidente di InterManager, l'associazione internazionale che rappresenta le società di ship management, ha lanciato un nuovo appello affinché sia garantita la protezione degli equipaggi delle navi nei confronti degli attacchi e dei sequestri perpetrati dai pirati.
«Con 273 marittimi tenuti in questo momento in ostaggio - ha dichiarato oggi Evitt in occasione dell'assemblea generale dell'associazione - ritengo che sia necessario evidenziare gli orrori della pirateria internazionale». Sottolineando che «l'industria dello shipping ha fatto fronte unico rispetto a questo problema», Evitt ha espresso apprezzamento per le iniziative portate avanti dal settore marittimo, in particolare la campagna “Save Our Seafarers” e l'iniziativa “Maritime Piracy Humanitarian Responde Programme”, ed ha ricordato l'impegno di InterManager affinché gli Stati di bandiera diano agli armatori e agli ship manager la libertà di scegliere se impiegare guardie armate a bordo delle navi che transitano in aree, come l'Oceano Indiano, infestate dai pirati.
«Il nostro personale marittimo - ha detto Evitt - costituisce la spina dorsale della nostra industria e la loro sicurezza e il loro benessere sono la prima preoccupazione di InterManager». Inoltre il presidente dell'associazione ha definito «spaventoso» il rilascio dei pirati catturati dalle forze navali ed ha evidenziato l'importanza «di ridurre l'efficacia delle navi madre» utilizzate dai pirati per compiere i loro assalti e l'importanza di indurre la comunità internazionale a porre in atto misure credibili per individuare e colpire coloro che finanziano la pirateria internazionale.
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