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Il tribunale commerciale di Parigi ha confermato la liquidazione di SeaFrance
I ministri Kosciusko-Morizet e Mariani auspicano la prosecuzione dei progetti di rilancio dell'attività presentati da DFDS/LDA e Scop/Eurotunnel
9 gennaio 2012
Il tribunale commerciale di Parigi ha confermato oggi la messa in liquidazione di SeaFrance e la cessazione ufficiale della sua attività ed ha respinto il piano di salvataggio della compagnia di navigazione presentato dai dipendenti dell'azienda, che prevedeva la costituzione di una società cooperativa e partecipativa (Scop), ritenendolo non praticabile.
Prendendo atto della decisione del tribunale, i ministri francesi dell'Ecologia e dei Trasporti, Nathalie Kosciusko-Morizet e Thierry Mariani, hanno ricordato gli sforzi compiuti negli ultimi mesi per preservare i quasi 900 posti di lavoro della compagnia ed hanno accusato il sindacato CFDT di aver respinto le diverse offerte per l'acquisizione di SeaFrance causando la cessazione della sua attività.
I due ministri hanno confermato l'impegno del governo nei confronti del pagamento delle indennità spettanti ai dipendenti della compagnia. Inoltre Kosciusko-Morizet e Mariani hanno auspicato che ora possano essere rilanciati i progetti di proseguimento dell'attività di SeaFrance e del suo servizio traghetto tra i porti di Calais e Dover sulla base della proposta presentata alcuni mesi fa dalle società armatoriali Louis Dreyfus Armateurs (LDA) e DFDS ( del 26 luglio e 16 novembre 2011) o della proposta per la costituzione della Scop avanzata dai dipendenti della compagnia in associazione - hanno spiegato i due ministri in una nota - con il gruppo Eurotunnel, che è emerso oggi quale possibile acquirente di una quota di maggioranza di SeaFrance ( del 9 gennaio 2012).
«Verranno prese in esame - hanno sottolineato Kosciusko-Morizet e Mariani - tutte le soluzioni per il rilancio del collegamento marittimo. L'importante è salvaguardare i posti di lavoro e tutelare i lavoratori dopo la cessazione dell'attività stabilita stamani».
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