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Sbloccati i lavori di costruzione del Molo foraneo di sopraflutto del porto di Ancona
Il TAR Marche ha respinto il ricorso proposto da Società Italiana per Condotte D'Acqua Spa
1 febbraio 2012
Il Tribunale Amministrativo Regionale per le Marche, con sentenza emessa venerdì scorso, ha respinto il ricorso proposto da Società Italiana per Condotte D'Acqua Spa per l'annullamento della delibera del presidente dell'Autorità Portuale di Ancona del 7 novembre 2011 con cui i lavori di costruzione del Molo foraneo di sopraflutto nell'ambito della realizzazione dei lavori di terza fase delle opere a mare del porto di Ancona sono stati aggiudicati definitivamente all'associazione temporanea di imprese costituita da Cooperativa Muratori & Cementisti - CMC di Ravenna - Impresa Lungarini Spa e Nuova CO.ED.MAR Srl - Consorzio Ravennate delle Cooperative di produzione e lavoro scpa (IMATI CMC).
L'assessore al Porto e all'Ambiente del Comune di Ancona, Diego Franzoni, ha espresso soddisfazione per la decisione del TAR che ha respinto il ricorso della seconda ditta nella graduatoria per l'appalto dei lavori per il molo di sopraflutto, bloccando di fatto l'avvio dell'opera. «Ora - ha spiegato l'assessore - si procederà alla firma del contratto tra l'Authority e la ditta che si è aggiudicata l'appalto e l'intervento, di grande rilievo per il porto dorico, potrà finalmente partire».
Si tratta di un'opera dal costo di 70 milioni di euro (il prezzo posto a base di gara era di 85 milioni di euro) che servirà a proteggere dai venti dominanti la banchina lineare in via di costruzione. Il molo di sopraflutto verrà realizzato dal cantiere navale della Fincantieri verso il mare aperto, per circa 800 metri.
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