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ANITA, buon risultato lo stralcio trasporti dalla Convenzione Alpi
Arcese: «una limitazione al traffico stradale di merci, in assenza di una valida alternativa ferroviaria, penalizzerebbe non solo l'autotrasporto ma l'intero sistema economico italiano»
22 febbraio 2012
L'ANITA (Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici) ha accolto con favore l'approvazione di ieri da parte della Commissione Affari esteri, emigrazione del Senato del provvedimento sulla Convenzione internazionale per la protezione delle Alpi. L'associazione ha spiegato che il provvedimento conferma la volontà dell'Italia di escludere le infrastrutture per il trasporto dall'accordo internazionale che tutela il sistema ambientale alpino, mentre la ratifica del Protocollo trasporti comporterebbe la rinuncia da parte dell'Italia alla costruzione e al potenziamento delle infrastrutture stradali sulle Alpi con inevitabili ripercussioni sul traffico stradale dell'arco alpino, già penalizzato - ha ricordato ANITA - da misure restrittive di transito.
«Siamo soddisfatti - ha dichiarato il presidente dell'associazione, Eleuterio Arcese - che il Senato abbia confermato la decisione assunta dalla Camera nel 2010 sostenuta dal precedente governo e dalla Consulta generale per l'autotrasporto e la logistica. Si tratta di un risultato importante che auspichiamo venga approvato definitivamente in aula».
«Una limitazione al traffico stradale di merci, in assenza di una valida alternativa ferroviaria - ha rilevato Arcese - penalizzerebbe non solo l'autotrasporto ma l'intero sistema economico italiano. Auspichiamo che il Parlamento confermi lo stralcio del Protocollo e confidiamo nell'impegno di tutti coloro che finora hanno contribuito al raggiungimento di tale risultato».
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