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L'associazione dell'autotrasporto CNA-Fita annuncia il rilancio del confronto con la committenza
Il consiglio nazionale ha deciso la non adesione al fermo proclamato dall'8 al 13 luglio
3 luglio 2012
L'associazione dell'autotrasporto CNA-Fita ha annunciato il rilancio di un serrato confronto con la committenza per trasformare l'articolo 83-bis “Tutela della sicurezza stradale e della regolarità del mercato dell'autotrasporto di cose per conto terzi” del decreto legge n. 112 del 25 giugno 2008 in una concreta piattaforma di regolazione condivisa.
Con tale obiettivo il consiglio nazionale della CNA-Fita, riunitosi domenica scorsa a Modena per discutere la delicata situazione contingente, ha stabilito che l'associazione non aderirà al fermo dell'autotrasporto proclamato dall'8 al 13 luglio e si è augurato che tale posizione venga chiaramente assunta dalle altre sigle presenti nel coordinamento unitario Unatras. Inoltre CNA-Fita ha auspicato che Trasporto Unito ritiri la sua proclamazione di fermo «perseguendo, con maturità sindacale - ha precisato l'associazione - l'onere del confronto per superare il delicato momento economico che il nostro settore, insieme all'economia tutta, sta attraversando».
Infine CNA-Fita ha lanciato un appello «affinché l'autotrasporto tutto possa rilanciare il dialogo con la committenza per trasformare l'83-bis in una concreta piattaforma di regolazione condivisa, che porti l'intera filiera fuori dalle secche dell'impasse istituzionale che l'attuale impianto ha generato. Non un semplice tavolo - ha spiegato l'associazione - ma la dimostrazione di saper rappresentare le nostre imprese garantendogli utili strumenti anziché costosi quanto inutili contenziosi legali. Un dialogo che la CNA-Fita sta portando avanti da alcuni mesi e che ha da sempre proposto a tutti come unica via possibile per sbloccare l'inerzia di una legge che non sta dando i risultati sperati».
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