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I cantieri navali P+S Werften verso lo stato di insolvenza
Angela Merkel conferma che l'azienda non può più contare sul sostegno economico dello Stato
21 agosto 2012
Si aggrava lo stato di difficoltà dei cantieri navali P+S Werften. I duemila dipendenti dell'azienda sono stati raggelati dalla dichiarazione della cancelliera tedesca Angela Merkel che, incontrando i vertici della società navalmeccanica a Stralsund, ha confermato che i cantieri non possono più contare sul sostegno economico dello Stato e devono quindi presentare istanza di fallimento.
Secondo l'amministratore delegato di P+S Werften, Rüdiger Fuchs, lo stato di insolvenza può ancora essere evitato e a tal fine sono in corso trattative con i clienti e i fornitori dei cantieri che - ha precisato - si protrarranno per diversi giorni.
A conclusione della riunione odierna del governo del Land del Meclemburgo-Pomerania Anteriore, incentrata sulla situazione di crisi dei cantieri navali, il portavoce dell'esecutivo Andreas Timm ha spiegato che non sono ancora state assunte decisioni e, pur confermando che l'azienda non riceverà più fondi statali né federali, ha sottolineato che il governo del Land e quello centrale promuoveranno la possibile ristrutturazione dei cantieri anche in caso di fallimento.
Lo scorso mese la Commissione Europea aveva autorizzato l'erogazione di un aiuto temporaneo del valore di 152,4 milioni di euro a P+S Werften con lo scopo di mantenere in attività gli stabilimenti in vista della loro ristrutturazione ( dell'11 luglio 2012), sostegno economico che però non è sufficiente a garantire la sopravvivenza dei cantieri tedeschi.
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