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La capacità del porto australiano di Cape Lambert sarà aumentata da 133 a 203 milioni di tonnellate
Lo scalo è di proprietà della Robe River (Rio Tinto, Mitsui & Co., Nippon Steel Corporation e Sumitomo Metals Industries)
25 settembre 2012
La capacità di esportazione di minerale di ferro del porto australiano di Cape Lambert sarà aumentata di 70 milioni di tonnellate all'anno rimpiazzando le attuali infrastrutture portuali con nuove banchine. Lo hanno annunciato i partner della Robe River, la joint venture partecipata dal gruppo minerario anglo-australiano Rio Tinto (53%) e dalle giapponesi Mitsui & Co. (33%), Nippon Steel Corporation (10,5%) e Sumitomo Metals Industries (3,5%) che possiede il porto australiano.
Attualmente il porto, che è situato nella regione di Pilbara nell'Australia Occidentale, è in via di costruzione per accrescerne la capacità di traffico annua da 80 milioni a 133 milioni di tonnellate. Tuttavia i partner della joint venture, che devono ancora approvare la decisione, intendono aumentare la capacità del porto a 203 milioni di tonnellate all'anno entro la prima metà del 2015.
Il gruppo industriale giapponese Mitsui & Co. ha precisato che per l'espansione del porto di Cape Lambert ha programmato un investimento di 1,50 miliardi di dollari australiani (1,56 miliardi di dollari USA) attraverso la società integralmente controllata Mitsui Iron Ore Development Pty. Ltd.
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