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A.P. Møller-Mærsk rilancia la propria attività nel settore petrolifero
L'obiettivo è di aumentare la produzione di Maersk Oil a 400.000 barili al giorno nel 2020
9 ottobre 2012
Il gruppo armatoriale danese A.P. Møller-Mærsk ha annunciato un piano per rilanciare la propria attività nel settore petrolifero con l'obiettivo di rialzare la produzione del 50% entro il 2020. L'iniziativa , illustrata in occasione dell'odierno Capital Markets Day, prevede che la business unit Maersk Oil arrivi a produrre 400.000 barili al giorno nel 2020 rispetto agli attuali 265.000 (a fine 2002 la produzione era di 311.000 barili e nel 2009 aveva raggiunto un picco di 428.000).
Tale aumento deriverà dal maggiore sfruttamento dei giacimenti petroliferi su cui si basa l'attuale produzione di Maersk Oil e dallo sfruttamento di nuovi giacimenti. «Le nostre attività esplorative - ha spiegato l'amministratore delegato di A.P. Møller-Mærsk, Nils S. Andersen - hanno avuto successo e nei prossimi anni realizzeremo significativi investimenti nello sfruttamento delle scoperte. Abbiamo le risorse economiche, le competenze e l'esperienza sul campo necessari per portare il livello della produzione a 400.000 barili equivalenti di petrolio. Le attività di esplorazione continueranno ad essere notevoli al fine di sostenere il livello produttivo quando lo raggiungeremo».
Per conseguire tale obiettivo Maersk Oil aumenterà gli investimenti salendo da una spesa pari circa 1-3 miliardi di dollari realizzata negli ultimi anni a 3-5 miliardi di dollari all'anno. Inoltre la società continuerà ad investire un miliardo di dollari all'anno nelle attività di esplorazione anche dopo il 2020.
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