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Il governo italiano approva un disegno di legge costituzionale che riconduce porti ed energia sotto la competenza esclusiva dello Stato
Il provvedimento centralizza reti infrastrutturali ed energetiche
10 ottobre 2012
Ieri sera il Consiglio dei ministri, sotto la presidenza del presidente del Consiglio, Mario Monti, ha approvato un disegno di legge costituzionale di riforma del Titolo V della Costituzione, intervento che avviene a undici anni di distanza dalla precedente revisione attuata con la legge costituzionale del 18 ottobre 2001 e che - ha spiegato il governo italiano - si è reso necessario viste le criticità emerse nel corso di questi anni. L'esecutivo ha precisato che l'obiettivo è quello di apportare modifiche quantitativamente limitate, ma significative dal punto di vista della regolamentazione dei rapporti fra lo Stato e le regioni.
Il disegno di legge costituzionale riconduce tra l'altro porti, aeroporti, reti infrastrutturali e reti energetiche sotto la competenza esclusiva dello Stato prevedendo che sui “porti marittimi e gli aeroporti civili, di interesse nazionale e internazionale, grandi reti di trasporto e di navigazione, ordinamento della comunicazione, produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell'energia” lo Stato ha una legislazione esclusiva.
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