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Accordo unitario dei sindacati per i dipendenti amministrativi di Grandi Navi Veloci
No della Cgil alla riduzione degli straordinari dei marittimi
22 novembre 2012
Oggi il nuovo confronto in Regione Liguria fra Grandi Navi Veloci (GNV), istituzioni e sindacati per la soluzione dei principali nodi della crisi della compagnia di navigazione, promosso dall'assessore al Lavoro e Trasporti dell'ente regionale, Enrico Vesco, è finito con un accordo unitario a metà. Al termine della riunione, in cui l'azienda «ha ribadito con forza di voler guadagnare competitività e di ridurre il costo del lavoro - ha spiegato Vesco - è stato raggiunto un accordo siglato in modo unitario da Cgil, Cisl e Uil per quanto riguarda i duecento dipendenti amministrativi, con la riduzione di quattro ore settimanali compensata dalla nostra disponibilità alla cassa integrazione in deroga. Parziale rottura sindacale, invece - ha precisato - sulla soluzione proposta per i mille marittimi dove una simile soluzione non è praticabile».
Per i marittimi, infatti, solo Uil e Cisl hanno siglato l'accordo con GNV che prevede una riduzione del 10% alla maggiorazione del 25 % per lo straordinario. Proposta respinta dalla Cgil in quanto, è stato affermato, il taglio proposto violerebbe il contratto nazionale.
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Oggi il nuovo confronto in Regione Liguria fra Grandi Navi Veloci (GNV), istituzioni e sindacati per la soluzione dei principali nodi della crisi della compagnia di navigazione, promosso dall'assessore al Lavoro e Trasporti dell'ente regionale, Enrico Vesco, è finito con un accordo unitario a metà. Al termine della riunione, in cui l'azienda «ha ribadito con forza di voler guadagnare competitività e di ridurre il costo del lavoro - ha spiegato Vesco - è stato raggiunto un accordo siglato in modo unitario da Cgil, Cisl e Uil per quanto riguarda i duecento dipendenti amministrativi, con la riduzione di quattro ore settimanali compensata dalla nostra disponibilità alla cassa integrazione in deroga. Parziale rottura sindacale, invece - ha precisato - sulla soluzione proposta per i mille marittimi dove una simile soluzione non è praticabile».
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