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Assomarinas impugnerà il provvedimento con cui la Regione Siciliana stabilisce l'aumento del 600% dei canoni demaniali
Perocchio: è inconcepibile che si compiano “azzardi normativi” che fanno naufragare tutti i piani finanziari di settore
20 maggio 2013
Assomarinas, l'Associazione Italiana Porti Turistici aderente a UCINA Confindustria Nautica e a Federturismo, ha annunciato di essere pronta ad impugnare il provvedimento con cui il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, su proposta degli assessori all'Ambiente e territorio e dell'Economia ha deciso l'aumento del 600% dei canoni demaniali con data retroattiva al 1° gennaio 2013. Secondo l'associazione, il provvedimento rischia di «distruggere la portualità turistica siciliana e mettere sul lastrico centinaia di aziende del comparto nautico-turistico» ed è una misura - ha denunciato Assomarinas - «che ha dell'incredibile in un momento in cui tutte le organizzazioni di categoria, compreso l'Osservatorio Nazionale per la Nautica da Diporto, hanno evidenziato le grandi difficoltà vissute dal turismo nautico a seguito dell'introduzione della tassa di possesso sulle imbarcazioni e la conseguente fuga di migliaia di imbarcazioni verso “porti esteri più accoglienti”».
«Lo sviluppo delle strutture portuali turistiche - ha sottolineato il presidente di Assomarinas, Roberto Perocchio - si basa sul difficile equilibrio tra investimenti infrastrutturali e una domanda d'ormeggi oggi nettamente in calo anche a causa dell'eccesso dell'offerta. È dunque inconcepibile che a fronte di tutti i dati che sono stati più volte forniti dalle organizzazioni di categoria si compiano “azzardi normativi” che fanno naufragare tutti i piani finanziari di settore penalizzando tutta l'economia turistica del territorio costiero e l'indotto dell'hinterland».
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