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Per continuare a portare le grandi navi da crociera a Venezia è imperativo individuare una rotta alternativa a quella di San Marco
Lo ha sottolineato l'Autorità Portuale veneziana precisando che è fondamentale perseguire l'obiettivo di applicare il decreto Clini-Passera
30 luglio 2013
Per continuare a permettere alle grandi navi da crociera di giungere a Venezia è imperativo individuare per loro una rotta alternativa praticabile a quella che passa nel Bacino di San Marco. È questo il messaggio portato oggi al Comitato Portuale di Venezia dal presidente dell'authority portuale e dal Comandante della Capitaneria di Porto di Venezia, Paolo Costa e Tiberio Piattelli, a seguito dell'incontro avuto giovedì scorso a Roma al ministero della Infrastrutture per vagliare le proposte di rotte alternative per le grandi navi a Venezia ( del 25 luglio 2013).
L'Autorità Portuale di Venezia ha precisato che ciò che è emerso con chiarezza nel corso della riunione «è quanto sia fondamentale perseguire, tutti assieme, l'obiettivo di applicare il decreto Clini-Passera che, è stato ricordato, impone “di trovare una via alternativa praticabile” al passaggio delle navi davanti San Marco. Questo - ha sottolineato l'ente portuale - deve essere il solo e primario obiettivo che non può e non deve essere caricato su altri, pur commendevoli, obiettivi - come la riqualificazione di altre aree a Marghera - pena un mero allungamento dei tempi di decisione e il lasciar spazio a sterili e infondate polemiche».
L'Autorità Portuale ha concluso evidenziando che «farà tutto quanto in suo potere affinché l'iter procedurale che porterà alla decisione sulla via alternativa possa essere realizzata nel più breve tempo possibile e senza ulteriori dilazioni che continuano a creare l'occasione per polemiche sterili».
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