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È stato portato a termine con successo il raddrizzamento del relitto della Costa Concordia
L'operazione è durata 19 ore. Ora la nave da crociera poggia sulle piattaforme subacquee posizionate a 30 metri di profondità
17 settembre 2013
Dopo 19 ore di lavoro è stata portata a termine con successo alle ore 4.00 di questa mattina l'operazione di parbuckling della Costa Concordia, cioè il raddrizzamento del relitto della nave da crociera naufragata all'inizio del 2012 all'Isola del Giglio. La nave - hanno annunciato la Protezione Civile e il Consorzio Titan Micoperi guidato dal salvage master Nick Sloane - è stata riportata in verticale dopo una rotazione di 65 gradi ed ora lo scafo poggia sulle sei piattaforme subacquee di acciaio che sono state appositamente posizionate a circa 30 metri di profondità per creare una base stabile per il relitto.
La Protezione Civile ha sottolineato che si è trattato di un'operazione straordinaria, perché per la prima volta una nave di grandissime dimensioni è stata raddrizzata e appoggiata su un fondale costruito artificialmente, e che l'intero progetto di rotazione è stato caratterizzato da una stretta collaborazione tra la parte privata, che ha garantito la capacità tecnica, e quella pubblica, che ha validato e autorizzato tutte le fasi del progetto.
Il Dipartimento della Protezione Civile ha ricordato che dopo la rimessa in asse sarà necessaria una verifica delle condizioni del relitto e l'individuazione degli eventuali interventi tecnici da fare, in particolare sulla fiancata rimasta sommersa. La rotazione della nave - ha rilevato il commissario delegato per l'emergenza, Franco Gabrielli - rappresenta, comunque, «un punto decisivo per l'allontanamento della nave dalle acque del Giglio».
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