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La statunitense Capstone lancia in Italia il proprio sistema per ridurre le emissioni delle navi in porto
Si tratta di un'applicazione con turbina a gas oil-free
6 novembre 2013
La statunitense Capstone Turbine Corporation ha annunciato il lancio sul mercato italiano, in cooperazione con l'IBT Group di Villorba (Treviso), di un'applicazione con turbina a gas oil-free per l'industria navale, volta a fornire elettricità o calore ed acqua calda, utilizzabile come gen-set ausiliario per imbarcazioni commerciali di grande e media dimensione. La tecnologia oil-free, brevetto internazionale della società californiana, consente alle turbine di girare senza alcun liquido lubrificante e offre vantaggi all'industria navale, tra cui quelli di consentirne la sosta in porto con emissioni prossime allo zero e di evitare l'acquisto dei costosi oli combustibili senza zolfo.
La prima applicazione europea del sistema è avvenuta nel porto di Rotterdam dove opera la MTS Argonon dell'olandese Deen Shipping, una nave cargo lunga 110 metri che è la prima dual-fuel in Europa e che ha installate a bordo due turbine Capstone C30 alimentate a gas naturale liquefatto che possono funzionare anche a normale gas metano.
«L'uso delle turbine a gas, grazie ai loro pregi ambientali, di comfort ed economici - ha rilevato il presidente di IBT Group, Ilario Vigani - sta crescendo sempre più in vari ambiti industriali e pertanto crediamo che siano destinate a diffondersi presto anche nel settore navale. Ci vorranno alcuni anni affinché il settore ne sperimenti i vantaggi e si creino referenze importanti, ma sicuramente è in questa direzione che il futuro dei nostri porti sta andando».
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