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L'Israel Antitrust Authority stabilisce che i porti di Haifa e Ashdod sono gestiti da un oligopolio
Imposti limiti e obblighi alla Haifa Port Company e alla Ashdod Port Company
8 novembre 2013
Con una direttiva, frutto di una serie di audizioni svolte nei mesi scorsi in tema di attività e servizi portuali, l'Israel Antitrust Authority (IAA) ha stabilito che la Haifa Port Company e la Ashdod Port Company, le due società dell'agenzia governativa Israel Port Company (IPC) che gestiscono rispettivamente i porti di Haifa e Ashdod, «costituiscono un oligopolio nel mercato della fornitura dei servizi portuali» e di conseguenza - ha reso noto il direttore generale dell'IAA, David Gilo, alle due Port Company pubbliche sarà vietato gestire i nuovi terminal progettati nei pressi degli attuali porti; inoltre qualsiasi ampliamento delle banchine negli attuali porti sarà oggetto di approvazione da parte del direttore generale dell'Autorità Antitrust.
La direttiva stabilisce anche il divieto di assumere azioni che possano interferire o ostacolare l'ingresso nel mercato ad altre società, o la gestione di un nuovo terminal oppure la sua costruzione e obbliga le Port Company pubbliche a consentire che nuovi operatori possano avvalersi di infrastrutture comuni nei porti e le obbliga a non rifiutarsi di offrire i servizi necessari affinché i nuovi operatori possano svolgere le loro attività.
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Con una direttiva, frutto di una serie di audizioni svolte nei mesi scorsi in tema di attività e servizi portuali, l'Israel Antitrust Authority (IAA) ha stabilito che la Haifa Port Company e la Ashdod Port Company, le due società dell'agenzia governativa Israel Port Company (IPC) che gestiscono rispettivamente i porti di Haifa e Ashdod, «costituiscono un oligopolio nel mercato della fornitura dei servizi portuali» e di conseguenza - ha reso noto il direttore generale dell'IAA, David Gilo, alle due Port Company pubbliche sarà vietato gestire i nuovi terminal progettati nei pressi degli attuali porti; inoltre qualsiasi ampliamento delle banchine negli attuali porti sarà oggetto di approvazione da parte del direttore generale dell'Autorità Antitrust.
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