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Accordo di fusione tra gli shipbroker britannici Braemar e ACM
Le due aziende danno lavoro rispettivamente a 886 e 140 persone
20 maggio 2014
Le società di britanniche di brokeraggio marittimo Braemar Shipping Services e ACM Shipping Group hanno raggiunto un accordo di fusione in base al quale la prima azienda acquisirà l'intero capitale azionario dell'ACM e gli azionisti di quest'ultima riceveranno due nuove azioni ordinarie della nuova Braemar e 250 pence in contanti ogni cinque azioni ordinarie di ACM attualmente in loro possesso. L'accordo assegna a ACM un valore di circa 55 milioni di sterline (67 milioni di euro). Dopo la fusione, operazione che dovrà essere approvata dagli azionisti di entrambe le aziende, il capitale della Braemar, che continuerà ad essere quotata alla Borsa di Londra, sarà partecipato per il 28% del totale dagli azionisti della ACM e per il 72% dagli azionisti della Braemar.
Nell'anno conclusosi lo scorso 28 febbraio il gruppo Breamar, che dà lavoro a 886 persone ed ha sedi principali a Londra, Singapore e Houston, ha registrato ricavi per 125,5 milioni di sterline ed un utile ante imposte di 9,0 milioni di sterline. Nell'esercizio annuale terminato lo scorso 31 marzo la ACM, che dà lavoro a 140 persone, ha totalizzato ricavi per 24,1 milioni di sterline ed un utile ante imposte di 3,1 milioni di sterline.
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