Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
13:47 GMT+1
Il Comitato Portuale di Napoli ha approvato bilancio di previsione 2015
Il segretario generale dell'Autorità Portuale ha revocato le dimissioni
16 dicembre 2014
Il Comitato Portuale di Napoli ha approvato a maggioranza il bilancio di previsione 2015 dell'Autorità Portuale e la richiesta di esercizio provvisorio, dando il via libera al piano economico finanziario dell'ente che registra un avanzo di cassa di 74,4 milioni di euro, un avanzo economico di 124mila euro e un avanzo finanziario di 61,1 milioni di euro.
«L'Autorità Portuale - ha commentato il commissario straordinario dell'ente, Francesco Karrer - ha anche per quest'anno contribuito con risorse proprie al piano di investimenti in opere e interventi di manutenzione per un importo pari a 10 milioni di euro. In più ammonta a 630mila euro la somma risparmiata in ossequio alla legge sulla spendine review e destinata allo Stato».
Inoltre il Comitato Portuale ha approvato il Piano Operativo Triennale 2015-2017 e l'elenco annuale delle opere 2015. In particolare, per il piano annuale è stato sottolineato che il 75% delle opere fa parte degli interventi previsti nel prima tranche del Grande Progetto per il porto di Napoli. La seduta era stata aperta da una relazione del segretario generale dimissionario dell'Autorità Portuale, Emilio Squillante, in cui sono state esaminate le principali questioni: dal Grande Progetto alle concessioni, ai piani di impresa, al nuovo piano regolatore specificando per ognuno dei punti le criticità e la necessità di proseguire sulla strada intrapresa con l'atto di indirizzo già emanato da parte del commissario Karrer. Al termine della relazione il segretario generale ha revocato le dimissioni così come richiesto dal Comitato Portuale nella precedente seduta.
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore