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Lo scorso anno il numero di atti di pirateria contro le navi è diminuito del -7%
In crescita gli assalti contro le piccole navi cisterna nel sud-est asiatico
14 gennaio 2015
Lo scorso anno nel mondo si sono verificati 245 atti di pirateria contro le navi, con un calo del -7% rispetto a 264 nel 2013 e - ha sottolineato l'International Maritime Bureau (IMB) - con una diminuzione del -44% rispetto al 2011 quando si verificò il picco degli assalti condotti da pirati somali. Nel 2014 - ha reso noto l'IMB - i pirati somali sono stati responsabili di 11 attacchi, che sono stati tutti sventati.
Sono invece aumentati gli assalti contro le piccole navi cisterna al largo delle coste del sud-est asiatico che hanno determinato una crescita del numero di sequestri di navi registrato a livello mondiale, che è salito da 12 nel 2013 a 21 nel 2014 nonostante - ha evidenziato l'IMB - il numero di incidenti di pirateria marittima sia sceso al livello più basso degli ultimi otto anni.
Nel 2014 i pirati hanno preso in ostaggio complessivamente 442 marittimi rispetto a 304 nell'anno precedente. Le navi abbordate sono state 183 e 13 sono state oggetto di colpi d'arma da fuoco, contro rispettivamente 202 e 22 nel 2013. Lo scorso anno i pirati hanno ucciso quattro marittimi (uno nel 2013) e ne hanno rapiti nove (36).
Tra le aree mondiali a forte rischio pirateria oltre al sud-est asiatico e alla regione del Corno d'Africa, in Africa occidentale si sono verificati 41 incidenti, anche se l'International Maritime Bureau segnala che molti assalti non sono stati denunciati alle autorità. Nelle sole acque nigeriane sono stati compiuti 18 attacchi, mentre nelle acque del Ghana sono stati effettuati tre sequestri di navi e sette sono state abbordate. In Bangladesh sono stati registrati 21 incidenti rispetto a 12 nel 2013.
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