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Dissequestrate le aree del cantiere navale di Monfalcone della Fincantieri
Guidi: «sono lieta che la magistratura abbia capito le finalità del provvedimento del governo»
6 luglio 2015
Oggi è avvenuto il dissequestro delle aree del cantiere navale di Monfalcone della Fincantieri che nei giorni scorsi erano state poste sotto sequestro preventivo in attuazione di un provvedimento del Tribunale penale di Gorizia nell'ambito delle indagini su una presunta attività di gestione di rifiuti non autorizzata ( del 30 giugno 2015).
Il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, ha espresso apprezzamento per l'avvenuto dissequestro del cantiere dopo l'approvazione, da parte del Consiglio dei ministri di venerdì scorso, del decreto legge che ha rivisto, definendole meglio, le norme in materia di smaltimento dei rifiuti delle lavorazioni nei cantieri navali. L'intenzione del governo - ha spiegato il ministro - era quella di salvaguardare la produzione e l'occupazione di un importante gruppo industriale messe a rischio da un provvedimento cautelare che riguardava l'interpretazione di norme e non il reale pericolo per l'ambiente e la salute dei lavoratori. «Sono lieta - ha concluso Federica Guidi - che la magistratura abbia capito le finalità del provvedimento del governo».
«Aver trovato, grazie al supporto immediato del governo, la soluzione a una così grave emergenza - ha commentato la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani - è motivo di grande sollievo». «Il Tribunale di Gorizia, come era stato indicato dal presidente Giovanni Sansone - ha rilevato Serracchiani - ha rispettato i tempi preannunciati».
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