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Confetra esorta a ristabilire al più presto condizioni di piena operatività nel porto di Napoli
Sollecitato un più incisivo intervento del governo e delle istituzioni territoriali
5 agosto 2015
L'attività nel porto di Napoli è in questi giorni fortemente limitata dagli scioperi dei lavoratori del container terminal Conateco. A tal proposito Confetra, sottolineando l'indispensabilità che nel porto di Napoli si ristabiliscano quanto prima condizioni di piena operatività, ha espresso piena condivisione circa le gravi preoccupazioni che le diverse componenti del cluster marittimo, portuale e logistico napoletano e campano hanno espresso al presidente del Consiglio ed al ministro delle Infrastrutture e Trasporti.
Secondo la Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica, «l'intervento del governo nazionale non può più limitarsi al presidio attento della situazione» e quello delle istituzioni territoriali «non può più limitarsi a dare soluzioni parziali a questo o quell'aspetto di una vicenda tanto intricata quanto opaca». «Siamo di fronte, dopo quella di Taranto - ha rilevato Confetra - ad una nuova emergenza che rischia di indicare al mercato soluzioni alternative e stabili all'utilizzo degli scali del meridione d'Italia».
«Una emergenza dai molteplici aspetti - ha concluso Confetra - che quindi chiama in campo la Presidenza del Consiglio, i Ministeri delle Infrastrutture e Trasporti, del Lavoro e dello Sviluppo Economico che insieme alla Regione ed alle altre istituzioni territoriali, alle organizzazioni sindacali ed a quelle delle associazioni imprenditoriali valutino ed aggrediscano tutti gli aspetti di un contenzioso che rischia di travolgere il porto di Napoli».
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