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Dopo quasi 50 anni d'attività il City Terminal del porto di Rotterdam chiude i battenti
ECT movimenta il traffico dei container in altri due terminal dell'area Maasvlakte II
1 ottobre 2015
Ieri, con l'approdo della portacontainer CMA CGM Sambhar, è terminata l'attività al City Terminal del porto di Rotterdam in quanto il gruppo terminalista Europe Container Terminals (ECT) ha definitivamente trasferito interamente le proprie operazioni di scarico, carico e movimentazione dei container negli altri due terminal Delta Terminal ed Euromax Terminal Rotterdam situati nell'area Maasvlakte II dello scalo portuale olandese.
ECT ha operato al City Terminal per quasi 50 anni: la prima nave, la Atlantic Span, vi è infatti approdata il 31 agosto 1967. «La chiusura del City Terminal di ECT - ha confermato l'amministratore delegato del gruppo terminalista, Leo Ruijs - sancisce la fine di un'era. Qui ECT, come pioniere nel campo della movimentazione dei container, ha fatto la storia. Qui - ha aggiunto - è il posto è iniziato e si è sviluppato il traffico dei container a Rotterdam. Fin dall'inizio la crescita è stato sempre il principale punto di riferimento».
«Nel corso del tempo - ha proseguito Ruijs - le dimensioni delle navi sono cresciute e questo trend è tuttora in atto. ECT si è sempre mossa per crescere di pari passo ed è quindi già operativa al Maasvlakte sino dagli anni Ottanta. Alla luce di questi sviluppi - ha sottolineato il CEO di Europe Container Terminals - il trasferimento delle nostre rimanenti attività dall'area cittadina al Maasvlakte è del tutto logico. Navi sempre più grandi richiedono porti con fondali sempre più profondi e con strutture più moderne. Nei Delta Terminal ed Euromax Terminal Rotterdam di ECT, situati direttamente sul Mare del Nord, siamo in grado di rispondere alla domanda e noi vi stiamo costantemente investendo. Grazie alla combinazione di innovazione e di performance - ha concluso - in futuro ECT continuerà a primeggiare».
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