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Abrogato l'obbligo del servizio di rimorchio per le navi in partenza dal porto di Civitavecchia
Il ricorso ai rimorchiatori è ora facoltativo
5 novembre 2015
La Capitaneria di Porto di Civitavecchia con l'ordinanza 165/2015 ha abrogato le ordinanze 32/1997, 67/2000 e 32/2001 disciplinanti le modalità di disormeggio delle navi nel porto laziale, che prevedevano l'obbligo di avvalersi del servizio di rimorchio portuale da parte di tutte le navi di stazza lorda superiore a 4.000 tonnellate. Le tre ordinanza imponevano il divieto all'utilizzo delle eliche principali e di manovra a distanza inferiore ai 25 metri dal ciglio banchina.
Il commissario straordinario dell'Autorità Portuale di Civitavecchia, Pasqualino Monti, ha sottolineato come l'abrogazione dell'obbligo di rimorchio costituisca un'opportunità per il porto, che negli anni passati era stato lasciato da alcuni armatori proprio a causa di tale obbligo. Ricordando che il servizio di rimorchio era già in precedenza facoltativo per le navi in entrata nel porto, come lo è diventato ora anche per quelle in uscita, il comandante della Capitaneria di Porto, Giuseppe Tarzia, ha spiegato che lo scalo portuale non è più lo stesso di 15 anni fa e che essendo cambiate le condizioni è decaduta la necessità di mantenere l'obbligo del servizio di rimorchio per le navi in partenza.
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