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Filt Cgil Toscana contro l'ipotesi di accorpamento delle Autorità Portuali di Marina Carrara e della Spezia
Non siamo davanti ad una riforma oltremodo necessaria - denuncia il sindacato - bensì ad una “rimodulazione” dei sistemi di potere
3 dicembre 2015
La sezione toscana della federazione dei lavoratori dei trasporti della Cgil ha manifestato la propria contrarietà rispetto all'ipotesi di accorpamento delle Autorità Portuali di Marina Carrara e di La Spezia. «Non esiste - ha sottolineato Filt Cgil Toscana - un soggetto istituzionale, sociale, economico, sindacale, imprenditoriale, associativo e culturale sul territorio di Massa Carrara che condivida questa scelta, sindaco di Carrara in testa».
Precisando che il sindacato «è per l'Autorità Portuale Unica della Toscana», Filt Cgil Toscana ha annunciato che «cercherà di ostacolare l'accorpamento tra Marina di Carrara e La Spezia» ed ha espresso l'augurio «che la Regione ed il suo presidente facciano di tutto per tenere Marina di Carrara nel sistema portuale toscano».
«Abbiamo sempre sostenuto - ha ricordato l'organizzazione sindacale - la necessità di riformare il sistema di governo dei nodi portuali, magari in relazione con i sistemi logistici territoriali, di rivedere l'intrigo di elusioni della regolazione del lavoro portuale, delle sue specificità; siamo invece davanti non ad una riforma oltremodo necessaria - ha concluso Filt Cgil Toscana - bensì ad una “rimodulazione” dei sistemi di potere, nella direzione di un controllo centralizzato. Questa logica distorta non risolverà i problemi della portualità nazionale, non modernizzerà il sistema dei porti, ne lo integrerà».
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