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ECSA ribadisce l'insoddisfazione per la mancata regolamentazione dell'accesso al mercato dei servizi portuali
«Tuttavia, dopo 15 anni di trattative - ha precisato Verhoeven - ora finalmente abbiamo una prima legge»
14 dicembre 2016
L'associazione degli armatori europei ha ribadito la propria insoddisfazione perché la proposta di regolamento sull'organizzazione dei servizi portuali e sulla trasparenza finanziaria dei porti, che è stata adottata oggi dal Parlamento europeo ( del 14 dicembre 2016), non abbia risolto il tema dell'accesso al mercato dei servizi portuali con la liberalizzazione auspicata dall'European Community Shipowners' Associations (ECSA).
«L'ECSA - ha ricordato il segretario generale dell'associazione, Patrick Verhoeven - ha manifestato in tutte le occasioni il proprio disappunto per il fatto che questa proposta non affronta alcuni dei problemi di accesso al mercato nei porti che gli armatori devono affrontare. Tuttavia, dopo 15 anni di trattative - ha precisato - ora finalmente abbiamo una prima legge dell'Unione Europea sui porti e dovremmo basarci su questa e considerarla come un primo passo verso una vera e propria autostrada del mare di cui i porti sono elemento essenziale».
«Noi, soprattutto per gli operatori dello short sea shipping che effettuano scali frequenti nei porti e per i quali, di conseguenza, una maggiore efficienza dei servizi portuali è quindi estremamente importante - ha evidenziato Verhoeven - esortiamo la Commissione Europea a compiere ora ulteriori sforzi per assicurare che questo settore possa esprimere il suo potenziale».
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