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Uiltrasporti esorta il governo ad affrontare la questione della sicurezza in ambito portuale e marittimo
Il sindacato chiede la ripresa dei Tavoli interrotti e un sistema che preveda più controlli e più ispezioni
13 gennaio 2017
. «Nonostante i gravissimi incidenti di questi ultimi mesi che si aggiungono tristemente ad un bilancio che sembra non aver mai fine - osservano i segretari nazionali del sindacato, Marco Odone e Paolo Fantappiè - finora ancora non si sono ripresi i Tavoli di confronto per l'adeguamento delle normative 271 e 272 sulla sicurezza portuale e marittima».
«Prima che si ripetano altre improvvise per quanto annunciate tragedie per il perdurare del mancato adeguamento normativo - sottolineano Odone e Fantappiè - è necessario che il governo ed i ministeri competenti riaprano urgentemente i Tavoli, che sembrano caduti nel dimenticatoio, nonostante gli incidenti che quotidianamente si verificano nei porti e sulle navi».
«È necessario ed urgente - proseguono i due rappresentanti dell'unione sindacale - che la sicurezza sia declinata in ogni pratica quotidiana del lavoro portuale e di bordo, tenendo conto anche delle forti interazioni tra di loro, che inevitabilmente caratterizzano le attività marittimo-portuali. Per questo chiediamo quanto prima non solo la ripresa dei Tavoli interrotti, ma anche che si arrivi ad un lavoro congiunto che armonizzi la sicurezza tra la terra e il bordo. Infine - concludono Odone e Fantappiè - è necessario implementare un sistema che preveda più controlli e più ispezioni da parte degli organi di vigilanza».
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