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Investimenti nel porto di Baltimora per accogliere le mega portacontainer
Acquisita un'area. Prevista la creazione di circa 1.650 nuovi posti di lavoro diretti
31 maggio 2017
Anche il porto di Baltimora ha deciso di investire in nuove infrastrutture per gestire il traffico generato dalle portacontainer di grande capacità che stanno entrando a far parte della flotta mondiale. Con tale obiettivo il Dipartimento dei Trasporti della Maryland Port Administration (MPA) ha comprato un'area di 70 acri adiacente al Seagirt Marine Terminal, investimento che segue di ben 30 anni l'ultima acquisizione di aree effettuata dal Dipartimento quando nel 1987 comprò un'area al Fairfield Marine Terminal da destinare al traffico di auto.
Più che le portacontainer impiegate sulle rotte transatlantiche, sono state quelle utilizzate sulle rotte che collegano il porto con l'Asia attraverso il canale di Panama ad aver indotto la MPA a tale passo: «da quando lo scorso anno abbiamo accolto la prima grande portacontainer giunta attraverso il rinnovato e ampliato canale di Panama - ha confermato il governatore del Maryland, Larry Hogan - il porto di Baltimora ha registrato un significativo rialzo della sua attività nei container. Con l'acquisizione di ulteriori aree il porto avrà una maggiore capacità di gestire la crescita di questa attività economica e nel contempo di generare nuove opportunità di lavoro per i cittadini del Maryland».
In particolare, la MPA prevede che queste nuove aree, che oltre allo stoccaggio dei container saranno utilizzate anche per lo stoccaggio di auto e rotabili, consentiranno di generare circa 1.650 nuovi posti di lavoro diretti.
Lo scorso anno il porto di Baltimora ha movimentato un traffico dei container record che è stato pari a 583.567 teu, con un incremento del +3% rispetto al precedente record di 523.848 teu movimentati nel 2015.
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