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Ricorso contro la fusione di Moby e Tirrenia
È stata recapitata alle compagnie dai commissari di Tirrenia in amministrazione straordinaria
17 dicembre 2018
È stata avanzata una richiesta di fermare il piano di fusione delle compagnie di navigazione Moby e Tirrenia della Onorato Armatori, progetto che il gruppo armatoriale ha presentato lo scorso giugno e che avrebbe dovuto essere portato a termine entro fine anno ( del 18 giugno 2018). Lo ha reso noto oggi la stessa Onorato Armatori specificando che, nel quadro della procedura determinata dal codice civile che consente ai creditori di presentare formale opposizione al progetto di fusione entro 60 giorni dalla pubblicazione, una richiesta contro la reverse merger di Moby in Compagnia Italiana di Navigazione (CIN), società che ha comprato il ramo d'azienda di navigazione della Tirrenia nel quadro della privatizzazione della compagnia, è stata recapitata alle due compagnie dai commissari di Tirrenia di Navigazione Spa in amministrazione straordinaria (Tirrenia in AS).
Annunciando la richiesta di stop all'operazione, Onorato Armatori ha specificato che «le compagnie Moby e CIN ritengono che non esistano presupposti validi per Tirrenia in AS per bloccare la reverse merger, perché questa - secondo il gruppo armatoriale - non crea alcun pregiudizio nei confronti dei creditori. Sulla base di questa considerazione, le due compagnie esprimono piena fiducia nella scelta della Corte in favore della reverse merger. La decisione è prevista entro il primo semestre del 2019».
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