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Decisa la liquidazione della holding del cantiere navale Uljanik di Pola
Incertezza sulle possibilità di una prosecuzione delle attività dello stabilimento
23 gennaio 2020
La holding del cantiere navale croato Uljanik sarà posta in liquidazione. Lo hanno deciso i creditori dell'azienda navalmeccanica di Pola, tra cui il governo croato che possiede il 25% del capitale della società, che si sono riuniti ieri in assemblea presso il tribunale commerciale di Pisino e hanno accolto il piano proposto dall'amministratore fallimentare Marija Ruzic che prevede la liquidazione della holding Uljanik d.d. e nel contempo il possibile rilancio delle attività di costruzione navale della società operativa Uljanik Brodogradnja 1856. È stato deliberato, infatti che dalla liquidazione siano esclusi i beni necessari per l'eventuale rilancio delle operazioni di costruzioni navale a Pola della società, che gestisce anche il cantiere navale 3. Maj di Fiume dando lavoro complessivamente a 4mila persone.
Tuttavia non è affatto certo che lo Stato croato abbia intenzione di assicurare i fondi necessari alla ripresa delle attività a Pola. Il ministro dell'Economia, Darki Horvat, ha affermato che «le decisioni assunte non significano necessariamente la fine dell'attività di costruzione navale a Pola», ma ha precisato che, «come in altri casi analoghi, ci atterremo anche al presupposto che ogni attività economica deve implicare responsabilità sia nei confronti dei lavoratori che dell'azienda stessa e dello Stato. Non dobbiamo più - ha specificato il ministro - porci nella situazione di dover pagare decisioni sbagliate dal punto di vista economico».
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