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Coronavirus, Confitarma auspica misure per salvaguardare l'attività dello shipping italiano
La Confederazione chiede il congelamento del pagamento delle tasse di ancoraggio delle navi italiane
4 marzo 2020
Intervenendo ieri a Roma all'incontro alla Farnesina per la presentazione del Piano straordinario 2020 per la promozione del Made in Italy, riverendosi all'impatto dell'emergenza coronavirus sull'industria italiana dello shipping, il presidente della Confederazione Italiana Armatori (Confitarma), Mario Mattioli, ha assicurato la piena collaborazione della Confederazione alla rete diplomatica e consolare nei più dei 70 Paesi «dove - ha specificato Mattioli - si registrano incredibili misure contro l'approdo di navi che battono bandiera italiana e contro la libertà di movimento dei nostri concittadini (siano essi marittimi, tecnici, ispettori)». Il presidente della Confitarma ha osservato che, «in questo contesto, occorre consentire al principale vettore crocieristico italiano di condividere un piano d'azione nel caso in cui si verificasse un caso di sospetto contagio a bordo così da mitigare possibili scenari emergenziali che potrebbero incidere ancora sulle cancellazioni».
Inoltre Mattioli ha evidenziato la necessità di un provvedimento urgente per congelare il pagamento delle tasse di ancoraggio delle navi italiane nei porti nazionali.
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