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Fim-Cisl e Fiom-Cgil, no al ricorso all'anticipo delle ferie collettive per il fermo di Fincantieri
Denunciano che è in violazione del protocollo sottoscritto da organizzazioni sindacali e datoriali e del Ccnl dei metalmeccanici
18 marzo 2020
Fim-Cisl e Fiom-Cgil contestano a Fincantieri di aver imposto ai dipendenti l'anticipo delle ferie collettive a totale carico dei lavoratori a causa del fermo di due settimane delle attività produttive dei propri cantieri per affrontare l'emergenza sanitaria causata dalla diffusione del Covid-19. I due sindacati hanno denunciato che il ricorso alle ferie collettive avviene in violazione del protocollo sottoscritto da organizzazioni sindacali e datoriali su invito del presidente del Consiglio dei ministri, del ministro dell'economia, del ministro del lavoro e delle politiche sociali, del ministro dello sviluppo economico e del Ministro della salute e, soprattutto, del contratto collettivo nazionale di lavoro dei metalmeccanici.
«Intimiamo all'azienda - si legge in una nota di Fim-Cisl e Fiom-Cgil - di sospendere tale modalità chiedendo un intervento del Ministero del Lavoro perché venga rispettato quanto stabilito dal governo nell'intesa con Cgil. Cisl e Uil e di intraprendere nell'immediato quanto previsto dal decreto-legge 17 marzo 2020 n.18. Le organizzazioni sindacali - hanno precisato Fim-Cisl e Fiom-Cgil - valuteranno, qualora permanga il comportamento aziendale in atto, di agire nelle sedi deputate alla verifica degli estremi della condotta antisindacale di cui all'art. 28 dello Statuto dei lavoratori».
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