Independent journal on economy and transport policy
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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
YEAR XXVII - Number 7/2009 - JULY 2009
Trasporto marittimo
Traffici marittimi europei ancora in difficoltà ma
forse in via di guarigione
Le recenti statistiche sui flussi dei carichi elaborate dalla
ELAA (Associazione Europea per gli Affari di Linea) rivelano ancora
un'Europa molto malata, ma il paziente potrebbe essere in via di
ripresa.
Le importazioni complessive nel contesto delle sette maggiori
direttrici di traffico alla volta dell'Europa sono diminuite del
solo 16,5% a maggio, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno,
fino a 1.540.566 TEU.
Si tratta di una percentuale leggermente inferiore rispetto al
calo del 20,6% registrato nei primi cinque mesi dell'anno, per
6.908.972 TEU, il che suggerirebbe che la fiducia della clientela
stia tornando.
D'altro canto, il livello delle scorte può solamente
essere stato corretto.
I maggiori miglioramenti si sono verificati dall'Estremo
Oriente, dall'India e dal Nord America alla volta del Regno Unito,
nonché dall'Estremo Oriente alla volta di Spagna ed Italia.
Le esportazioni complessive dall'Europa sono calate dell'8,9% a
maggio, sino a 1.136.457 TEU, rispetto ad un calo del
14% in relazione a tutto il resto dell'anno in corso, il che ha
comportato un livello pari a 4.890.866 TEU.
A sottolineare l'importanza della seconda maggior direttrice di
traffico a livello mondiale, quella dall'Estremo Oriente all'Europa,
occorre notare come quest'ultima abbia rappresentato il 63,4% di
tutte le importazioni europee nel corso dei primi cinque mesi
dell'anno.
Si tratta di una sfortuna per i vettori marittimi, poiché
in quel settore vi sono ancora pochi segnali di ripresa, dato che il
calo del 22% nel primo trimestre del 2009 si è rispecchiato
nei risultati di aprile e maggio.
Rod Riseborough, direttore della ELAA, commenta: "La
direttrice di traffico in direzione ovest dall'Estremo Oriente
all'Europa supera ancora tutti le altre messe assieme, di modo che
essa resta la più importante per noi.
Il calo nel corso dei primi cinque mesi, tuttavia, non è
stato costante, dato che il flusso dei carichi secchi (vale a dire
reefer esclusi) alla volta del Nord Europa è diminuito del
22,3% (sino a 2.725.271 TEU), rispetto al 16,3% di quello alla volta
del Mediterraneo occidentale e della regione nordafricana (sino a
879.826 TEU), ed al 29,4% di quello alla volta del Mediterraneo
Orientale ed alla regione del Mar Nero (sino a 682.310 TEU)".
Così come i dati precedenti, queste cifre riguardano i
traffici complessivi e non solo la quota della ELAA (93,6%).
La MDS Transmodal si aspetta che i carichi dall'Estremo Oriente
all'Europa settentrionale calino del 26% quest'anno, ma poi crescano
del 4,4% l'anno prossimo.
Ci si aspetta che il calo dei traffici alla volta del
Mediterraneo consista quest'anno nel 28,5%, seguito da una crescita
del 7,2% l'anno prossimo. (da: ci-online.co.uk, 21.07.2009)
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