Independent journal on economy and transport policy
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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
YEAR XXVII - Number 12/2009 - DECEMBER 2009
Porti
DP World per ora al riparo dai problemi finanziari della
società-madre
La Dubai World, che si trova immersa in problemi finanziari, ha
ribadito di non ravvisare alcuna necessità di includere la DP
World, quarto operatore di terminal contenitori a livello mondiale,
la P&O Ferries o la Zona Franca di Jebel Ali nella propria
revisione in corso del modo in cui essa deve provvedere alla
ristrutturazione delle obbligazioni debitorie di altre parti del suo
impero.
Si ritiene infatti che le suddette consociate siano "in una
posizione finanziaria abbastanza stabile" di modo che non hanno
bisogno di assistenza.
Questo non significa però che le divisioni in questione
non saranno vendute, o parzialmente vendute, in un momento
successivo, cosa che potrebbe essere decisa dagli esperti finanziari
che al momento attuale stanno assistendo la Dubai World in relazione
alle problematiche indotte dai suoi restanti problemi debitori,
quantificabili nell'ordine di 26 miliardi di dollari USA.
La questione potrebbe altresì avere attinenza con i
futuri programmi di investimento della DP World, fra cui lo sviluppo
da 1,5 miliardi di dollari USA di un nuovo terminal contenitori a
Londra.
Il primo ormeggio dell'infrastruttura ad acque profonde allo
stato dell'arte, denominata London Gateway, in origine avrebbe
dovuto essere inaugurata nel primo trimestre del 2011, ma il
progetto era già slittato a maggio di quest'anno.
Alla richiesta di un aggiornamento della situazione, il
direttore delle comunicazioni Xavier Woodward si è limitato a
dire: "Il London Gateway resta sotto revisione, opzioni
finanziarie comprese.
Stiamo esplorando diverse opzioni di finanziamento, una delle
quali era costituita dall'accertamento delle possibilità di
partecipazione del London Gateway Park (il centro distributivo) al
programma di finanziamenti del governo britannico per progetti
pilota Tax Incremental Funding, annunciato nella scorsa estate.
Il Thurrok Council ha presentato a luglio una richiesta in tal
senso al Dipartimento delle Amministrazioni e Comunità locali
e noi siamo in attesa delle decisioni al riguardo".
L'intero progetto in origine prevedeva la costruzione del sito
senza imposte a carico dei contribuenti britannici, ma le cose sono
molto cambiate su questo fronte.
Il London Gateway dispone ancora di un finanziamento di 14,1
milioni di euro da parte dell'agenzia TEN-T della Commissione
Europea per quanto attiene le attività di dragaggio.
Inoltre, ha appena ricevuto l'approvazione per il finanziamento
da 300 milioni di sterline della BEI.
Il Thurrock Council ovviamente ritiene che occorrano molti altri
fondi da parte del governo britannico per far sì che i lavori
sul sito inizino al più presto. (da: ci-online.co.uk,
01.12.2009)
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