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Bruxelles accetta il piano del governo greco per il recupero degli aiuti ad Hellenic Shipyards
Si tratta di sovvenzioni per 539 milioni di euro concesse dallo Stato e dalla banca pubblica ETVA
1 dicembre 2010
inforMARE - La Commissione Europea ha accettato l'impegno del governo greco di conformarsi ad una decisione assunta dalla stessa Commissione nel 2008 con la quale chiedeva alla Grecia di porre termine ad una serie di garanzie e a recuperare gli aiuti illegali per 539 milioni di euro concessi dallo Stato greco e dalla banca pubblica greca ETVA a sostegno delle attività nel settore civile della società navalmeccanica Hellenic Shipyards (inforMARE del 2 luglio 2008).
Bruxelles ha ricordato che attualmente Hellenic Shipyards produce principalmente navi militari e che il governo di Atene era preoccupato per il possibile danno arrecato a tale attività, ritenuta essenziale per l'interesse nazionale, dal recupero degli aiuti concessi al cantiere. La Grecia ha quindi proposto di porre termine alle garanzie e di recuperare parte degli aiuti attraverso la vendita da parte di Hellenic Shipyards delle sue attività nel settore civile; inoltre ha proposto di compensare il mancato recupero della totalità degli aiuti con il divieto imposto per 15 anni ad Hellenic Shipyards di operare nel settore civile. Ciò - ha spiegato la Commissione UE - risponde alle ripetute distorsioni della concorrenza verificatesi in passato in un settore tuttora caratterizzato da un eccesso di capacità, anche se non hanno avuto alcuna diretta ripercussione sull'occupazione.
Ricordiamo che due mesi fa il governo greco e il gruppo ThyssenKrupp Marine Systems e il gruppo Abu Dhabi MAR hanno siglato accordi per consentire a quest'ultimo di acquisire il controllo di Hellenic Shipyards (inforMARE del 1° ottobre 2010). (iM)
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