Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
11:13 GMT+1
Uno sbaglio fermare l'autotrasporto, sostiene ANITA
«Il governo - spiega Arcese - ha concesso al settore 700 milioni di euro. In termini economici non possiamo chiedere di più»
10 maggio 2011
Un fermo dell'attività provocherebbe un ulteriore aggravamento della crisi dell'autotrasporto. Lo sostiene l'ANITA (Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici) rispondendo alla decisione di Trasportounito di confermare un blocco nazionale dell'autotrasporto dal 16 al 20 maggio prossimi ( del 10 maggio 2011).
«Non è attuando un fermo dei servizi di trasporto - spiega il presidente di ANITA, Eleuterio Arcese - che si risolvono i problemi della categoria». «Siamo tutti consapevoli che l'autotrasporto stenta ad uscire dalla crisi - prosegue Arcese - ma non dobbiamo essere noi stessi gli artefici di un ulteriore tracollo. Solo attraverso il dialogo - ed è questa la strada corretta, intrapresa dal sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Bartolomeo Giachino - è possibile risolvere i problemi dell'autotrasporto italiano, peraltro già presenti nell'agenda del governo».
«Il governo - sottolinea il presidente di ANITA - ha concesso al settore 700 milioni di euro. In termini economici non possiamo chiedere di più. Chiediamo, però, che sia attuato il nuovo Piano nazionale della Logistica, che auspico venga approvato presto dal Cipe». «Giovedì 12 maggio, al tavolo con il governo - conclude Arcese - proporrò delle misure per il trasporto italiano da inserire nel decreto per lo sviluppo. Il presidente di Trasportounito, Franco Pensiero, venga al tavolo a discutere con noi».
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore