Stamani nella sede dell'Autorità Portuale di Napoli il presidente dell'ente, Francesco Nerli, ha incontrato il vice ambasciatore americano a Roma, Emil Skodon, per uno scambio di vedute sullo stato di attuazione del piano di security nel porto di Napoli e sui risultati conseguiti nei diversi comparti di traffico dello scalo partenopeo. All'incontro erano presenti il segretario generale dell'Autorità Portuale, Pietro Capogreco, il console generale del Consolato Americano di Napoli, Suneta Halliburton, il console americano per gli Affari politici, economici e commerciali, Paul Martin, e Albina Parente, addetto commerciale del consolato americano
Illustrando le tappe che hanno portato alla definizione del piano di security nel porto di Napoli, Nerli ha precisato che «il piano è nella sua fase di realizzazione nel senso che i terminal commerciali hanno in buon parte completato l'allestimento delle strutture necessarie, mentre per le parti comuni l'Autorità Portuale sta predisponendo le gare per la realizzazione delle infrastrutture». «Il punto - ha proseguito - è che il governo non ha ancora stanziato i fondi a noi destinati. Il costo del programma è di 16 milioni di euro. La metà l'abbiamo stanziata noi».