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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | YEAR XXIV - Number 1/2006 - JANUARY 2006 |
Porti
Il Canada potrebbe stabilire le tariffe di autotrasporto presso i porti della British Columbia
Il gruppo di lavoro del governo canadese ha istituito la regolamentazione permanente delle tariffe di autotrasporto presso i porti della British Columbia allo scopo di evitare ulteriori interruzioni del servizio.
Il gruppo di lavoro è stato costituito al fine di esaminare le questioni inerenti al recente fermo di sei settimane degli autisti presso i porti di Vancouver e di Fraser River la scorsa estate e ha tratto la conclusione che l'autoregolamentazione del mercato non ha dato buoni risultati.
Nella relazione del gruppo di lavoro si legge: "Le imprese di autotrasporto del Lower Mainland si sono dimostrate alquanto incapaci di esercitare una sufficiente disciplina tariffaria nell'adeguare le tariffe in risposta alla pressione dei costi ed ai mutamenti delle prassi operative del settore".
I camionisti sono tornati al lavoro ai sensi di un'autorizzazione speciale per imprese ed autisti, che nega l'accesso portuale agli autotrasportatori non autorizzati. Il gruppo di lavoro ha raccomandato la modifica di questa regolamentazione nel senso di una vigenza permanente, unitamente all'istituzione di un'organizzazione per il monitoraggio e la supervisione degli indennizzi e della idoneità.
Il Porto di Vancouver ha appoggiato autorevolmente tale raccomandazione: "Anche se il porto ancora sospetta che la regolamentazione a tempo indeterminato delle tariffe possa non rappresentare l'interesse a lungo termine di una porta d'accesso competitiva, essa viene considerata un passo necessario che apporterà stabilità al settore fino a quando non sarà possibile una soluzione sostenibile, basata sul mercato".
Tuttavia, il porto ha accettato altre raccomandazioni, quali l'estensione dell'orario di apertura del varco ed un sistema di prenotazioni centralizzato.
Paul Landry, presidente e direttore generale della Associazione Autotrasporto della British Columbia, che si era opposto in origine al fermo lavorativo, commenta: "La regolamentazione economica del settore non è la nostra opzione preferita, ma noi apprezziamo la necessità di ripristinare la reputazione dei porti' vogliamo assistere tutti quanti al successo dei porti".
(da: Containerisation International, dicembre 2005, pag. 29)
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