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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | YEAR XXIV - Number 1/2006 - JANUARY 2006 |
Trasporto marittimo
Li Kelin prevede un 2006 ragionevole
Il presidente della CSCL (China Shipping Container Lines), Li Kelin, ritiene che il mercato della navigazione marittima per il 2006 non resterà fiorente, ma nemmeno farà registrare un significativo calo.
Ha infatti dichiarato: "Non concordo con le opinioni diverse al riguardo. L'economia mondiale continuerà a crescere il prossimo anno e la crescita del PIL cinese supererà (nuovamente) l'8%. Ciò porrà una notevole pressione sulle tariffe di nolo in relazione alle principali direttrici di traffico est-ovest, dal momento che l'offerta e la domanda potrebbero risultare squilibrate, tanto che potrebbero diminuire del 5-10%."
"Tuttavia, su certe rotte di traffico, tra cui l'Africa, la costa occidentale del Sudamerica ed alcune zone interasiatiche, le limitate condizioni di pescaggio in alcuni porti consentirà l'accesso solamente a navi relativamente piccole. Rispetto a tali traffici, le tariffe resteranno quelle che sono.
Non credo che sarebbe esatto dire che il mercato nel 2006 sarà buono o cattivo. Dobbiamo analizzare il fenomeno traffico per traffico ed esaminare le singole condizioni della domanda e dell'offerta per raggiungere una conclusione corretta".
Li Kelin aggiunge che, dal punto di vista della CSCL, non è preoccupato dall'eccesso di capacità del mercato: "Ci rendiamo conto di non avere abbastanza navi per i servizi che stiamo programmando per il 2006, di modo che dovremo acquistare un po' di tonnellaggio di seconda mano, così come qualche spazio-container in più da altri vettori. La seconda metà del 2006 sarà il momento buono per l'effettuazione di ordinazioni di nuove navi perché, dato lo scenario dell'offerta nei prossimi 12 mesi, verranno effettuate meno ordinazioni ed i prezzi saranno bassi".
La CSCL ha in programma il lancio di nuovi traffici transatlantici - dall'Asia all'Africa occidentale e dall'Europa all'Africa occidentale - nella prima metà del 2006, così come l'ampliamento dei propri traffici Asia/Europa con navi più grandi.
(da: Containerisation International, dicembre 2005, pag. 17)
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