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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | YEAR XXV - Number 1/2007 - JANUARY 2007 |
Logistica
Olanda, centro primario per la distribuzione in Europa
A seguito del doppio influsso della globalizzazione e dell'espansione dell'Unione Europea, i flussi logistici sono sottoposti a molti cambiamenti. Ciò significa una minaccia per la posizione dell'Olanda, ma offre anche nuove opportunità.
"Noi consideriamo l'Olanda come il centro logistico d'Europa; ciò è in gran parte vero, ma dovremo lavorare duro per conservare questa posizione" dichiara Dirk 't Hooft, direttore del gruppo lobby logistica della NDL (Nederland Distributieland).
"Paesi come la Germania, il Belgio e la Francia possono testimoniare i vantaggi che i Paesi Bassi presentano nel fungere quale centro logistico d'Europa. Ed essi stanno cercando assai seriamente di migliorare la propria posizione" continua 't Hooft.
I mercati in Europa orientale, centrale e meridionale stanno crescendo; oltre ai centri per la distribuzione in Europa occidentale, stiamo assistendo all'emersione di altri centri per la distribuzione regionale nelle parti d'Europa in fase di sviluppo.
Di conseguenza, il ruolo dell'Olanda potrebbe relativamente ridimensionarsi. D'altro canto, le grosse portacontainers non possono essere accolte nei porti dell'Europa orientale e meridionale poiché essi non sono abbastanza profondi" sottolinea 't Hooft.
Ci si aspetta che i principali porti della fascia Amburgo-Le Havre restino di vitale importanza per l'Europa orientale. Rotterdam dispone del concreto vantaggio di essere in grado di accettare le più grandi navi portacontainers del mondo.
Amsterdam, dal canto suo, può accogliere navi portacontainers con pescaggio maggiore rispetto a quello sia di Amburgo che di Anversa; a questo riguardo, 't Hooft ritiene essenziale che Amsterdam abbia un terminal contenitori in crescita.
Il numero dei containers nei flussi di carico continua ad aumentare; 't Hooft afferma che i caricatori guardano ai costi complessivi della logistica e sono meno preoccupati circa i costi del lavoro o gli affitti dei terreni.
"C'è troppo lavoro cartaceo" avverte. "Lo stesso vale anche per ciò che attiene gli scali marittimi e gli aeroporti" dichiara 't Hooft, che caldeggia poi l'integrazione dei flussi di dati tra i sistemi informatici dell'aeroporto Schiphol di Amsterdam ed i porti di Amsterdam e Rotterdam.
"Ci sono società che si servono di tutte e tre le suddette infrastrutture nel contesto delle medesime attività di produzione e logistica. Dobbiamo semplificare la fornitura dei dati; ciò è necessario per conservare i nostri vantaggi naturali" afferma.
"L'Olanda ha una salda posizione per ciò che riguarda la logistica a valore aggiunto (che coinvolge anche i prodotti a valore aggiunto)", dichiara il direttore della NDL. "Ciò si attaglia ai prodotti farmaceutici ed alle attrezzature sanitarie.
Quando questi prodotti vengono reperiti fuori dall'Europa, devono essere adattati alle condizioni ed alle regole locali. E questo riguarda, altresì, l'elettronica di consumo e l'industria della moda".
Le connessioni dell'Olanda con l'hinterland sono eccellenti; 't Hooft, peraltro, è dell'avviso che il paese deve allertarsi rispetto ai mutamenti del mercato. "Non dobbiamo mai dimenticare di essere in permanente concorrenza con i paesi vicini" afferma.
(da: Amsterdam Seaports, Nr. 2 2006, pag. 15)
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